CURA DEPRESSIONE RESISTENTE MODENA
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Cos’è la depressione resistente?
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Esiste davvero la depressione resistente?
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Cura della depressione resistente
CURA DEPRESSIONE RESISTENTE MODENA. Cos’è la depressione resistente?
Può capitare che si rivolgano allo specialista psicoterapeuta o psichiatra persone affette da depressione che riferiscono di non avere ricevuto alcun beneficio da varie terapie farmacologiche e non, spesso effettuate sotto specialisti diversi precedentemente consultati. Come pure può capitare a uno stesso specialista di avere in cura una persona affetta da depressione e che non risponde alle terapie prescritte (sia farmacologiche, con diversi cambi della terapia stessa, sia psicoterapiche) anche dopo diverso tempo e diversi tentativi effettuati. In questi casi, si parla di forme di “depressione resistente” (intendendo resistente ai trattamenti).
I pazienti del Centro di cura depressione resistente Modena la descrivono come una condizione particolarmente sgradevole e difficile sia per loro stessi che ne soffrono sia spesso anche per il terapeuta che la deve trattare. Il paziente ovviamente unisce alla sofferenza dello stato depressivo di per sé lo sconforto di non avere visto finora effettivi miglioramenti dalle cure e una crescente sfiducia nelle stesse e nella possibilità di una guarigione con recupero di un sufficiente benessere. Tali sconforto, esasperazione e sfiducia coinvolgono inoltre anche i familiari, con ovvie ripercussioni sul depresso in un circolo vizioso negativo che si autoalimenta e automantiene. Spesso c’è in paziente e familiari, espressa più o meno consapevolmente, la sfida rabbiosa e sofferente al terapeuta a dimostrarsi “più bravo” di chi lo ha preceduto.
Il terapeuta che si occupa della cura depressione resistente Modena si trova a sua volta spesso in difficoltà, perché deve fare i conti sia con l’atteggiamento particolarmente sfiduciato di paziente e familiari sia con i propri vissuti di onnipotenza terapeutica, per cui si sente sfidato non solo a curare il paziente in cura depressione resistente Modena ma anche a dimostrarsi “più bravo” di chi lo ha preceduto, con tutti i rischi di queste pericolose aspettative e con l’aleggiare dei fantasmi di possibile ennesimo “fallimento” che possono causare paradossalmente ansia, rabbia e frustrazione nel terapeuta stesso a scapito della necessaria lucidità.
Per tutti questi motivi di solito i terapeuti (molti dei quali non amano particolarmente lavorare coi pazienti depressi, preferendo altre forme di sofferenza psichica) non sono particolarmente entusiasti di lavorare con la depressione resistente. E se è così, spesso il paziente che è in cura depressione resistente Modena se ne accorge, e così parte un altro circolo vizioso negativo a complicare le cose.
CURA DEPRESSIONE RESISTENTE MODENA. Esiste davvero la depressione resistente?
Gli specialisti della cura depressione resistente Modena hanno opinioni molto diverse al riguardo. Personalmente, anche e soprattutto per l’esperienza nei miei ormai non pochi anni di professione, mi sono convinto che la depressione resistente in realtà non esiste. O meglio, esiste e capita di confrontarsi quotidianamente con situazioni come quella appena descritta, ma non la chiamerei depressione resistente quanto “depressione curata male”. Al di là di intendimenti polemici, questa espressione mi piace molto di più sia perché descrive più correttamente la reale situazione, sia perché è meno angosciante per il paziente, lasciandogli aperta una porta alla speranza con l’implicito sottinteso che la si possa curare in modo diverso e migliore.
Detto così, questo concetto sembra richiamare quello di onnipotenza terapeutica precedentemente ricordato. In realtà, ci possono essere e ci sono nella pratica clinica svariati reali motivi per cui una depressione è finora stata curata effettivamente “male” e si esprime quindi come una depressione “resistente”. Ne ricordo i principali:
- Durata della cura. Spesso sia una psicoterapia sia un trattamento farmacologico per la cura depressione resistente Modena non vengono effettuati per il tempo necessario. Entrambi danno effetti terapeutici positivi solo dopo un certo tempo (che va da settimane a qualche mese), per cui interrompere troppo presto il trattamento (magari per passare frettolosamente a un altro, condotto poi con le stesse modalità scorrette) risulta inefficace. Non basta quindi dire “ho provato il tal farmaco e non mi ha fatto niente”: è essenziale vedere per quanto tempo uno lo ha preso. Se lo ha assunto solo per 1-2 settimane è ovvio che non abbia avuto risultato. Un farmaco antidepressivo per la cura depressione resistente Modena non lo si “prova”, lo si assume, e in modo corretto. Come pure non ha senso dire “sono andato dallo psicologo ma non è servito”, quando poi salta fuori che uno ha fatto 2-3 sedute e basta.
- Regolarità e costanza della cura. Farmaci e psicoterapia per la cura depressione resistente Modena per potere essere efficaci richiedono regolarità di assunzione e frequenza. Assumere i farmaci per la cura depressione resistente Modena in modo discontinuo senza rispettare le prescrizioni oltre che inefficace può essere dannoso. E anche andare alle sedute dallo psicologo o psicoterapeuta per la cura depressione resistente Modena solo “quando se ne sente il bisogno” non è corretto, se si è iniziato un percorso occorre proseguirlo con regolarità indipendentemente dalle sensazioni del momento.
- Dosaggio dei farmaci. Non tutte le persone rispondono allo stesso dosaggio dei farmaci per la cura depressione resistente Modena. Spesso un farmaco che per una persona funziona a 1 compressa per un’altra diventa attivo a un dosaggio maggiore, di mezza o una compressa in più. Quindi anche in questo caso l’affermazione “ho preso il tal farmaco e non mi è servito” di per sé è priva di senso: occorre vedere a che dosaggio (posologia) uno lo ha assunto, e per quanto tempo. Lo stesso concetto di dosaggio vale per le sedute di psicoterapia: se uno in 2 mesi ci va solo 1 o 2 volte, difficilmente potrà riceverne dei benefici.
- Associazioni di farmaci. A volte per potere essere efficace una cura farmacologica per la cura depressione resistente Modena richiede l’associazione tra 2 o più farmaci diversi, per la loro complementarietà di azione, che è variabile da persona a persona e non prevedibile “prima” di iniziare la cura. Dire quindi “i farmaci non mi fanno niente” è un’altra affermazione senza senso: occorre valutare oltre che durata e dosaggio anche le possibili associazioni effettuate, e anche per queste dosaggio e regolarità e durata di assunzione. Stesso discorso per la psicoterapia per la cura depressione resistente Modena: a volte questa da sola non basta, e occorre associarla al trattamento farmacologico (o viceversa).
- Effetti collaterali dei farmaci. E’ molto frequente che i farmaci antidepressivi per la cura depressione resistente Modena nelle prime settimane di cura possano causare i cosiddetti effetti collaterali di adattamento (es. nausea, sedazione, mal di testa), che poi come sottintende il nome tenderanno ad attenuarsi e risolversi. Molte persone dicono “quei farmaci non li tollero” (e quindi li sospendono rapidamente) perché non hanno avuto la pazienza di continuare il trattamento e quindi di potere fare esperienza non solo che tali effetti sgradevoli svaniscono ma anche che iniziano poi gli effetti benefici. Ancora una volta occorre quindi approfondire per quanto tempo effettivamente uno li ha assunti. E anche per la psicoterapia per la cura depressione resistente Modena è assai comune che le prime sedute possano associarsi a un “effetto collaterale” di aumento di ansia (perché si vanno a smuovere punti di significativa emotività) parallelo al fatto di non sentirne ancora un beneficio, per cui la tentazione di mollare è comprensibile ma sbagliata.
- Continui cambi di terapeuta. Ci sono persone che lamentano di non essere migliorate pur avendo consultato decine di specialisti per la cura depressione resistente Modena. Talora il problema è proprio quello. Per potere essere efficace una psicoterapia per cura depressione resistente Modena (ma anche un trattamento farmacologico) richiede che si sviluppi nel tempo un clima di fiducia e calore umano tra paziente e terapeuta, clima emotivo fondamentale nell’influenzare l’esito della cura depressione resistente Modena. Interrompere un rapporto troppo presto e passare a un altro impedisce che tale clima possa svilupparsi e consolidarsi.
- Errata diagnosi. A volte una depressione non migliora perché… non è una depressione! Può capitare che il terapeuta che si occupa di cura depressione resistente Modena venga tratto in errore dal dare eccessiva importanza alla presenza sì di sintomi effettivamente depressivi che però non costituiscono il nucleo centrale della patologia del paziente (che potrebbe essere un disturbo di personalità, o una forma di psicosi, o di ipocondria, o un disturbo ossessivo o di panico atipici, ecc). Il mancato successo terapeutico nella cura depressione resistente Modena in questo caso dipende dal non avere centrato la diagnosi e quindi la relativa più adeguata terapia.
- Errata lettura della situazione di vita del paziente. Ci sono situazioni in cui il paziente in cura depressione resistente Modena non migliora perché paradossalmente… non può permettersi di migliorare! A volte infatti il mantenimento (ovviamente non fatto apposta, per calcolo) di un certo malessere di una persona è funzionale al mantenimento di un certo equilibrio patologico all’interno del sistema-famiglia o relazionale in cui uno è inserito (ad esempio “se miglioro devo affrontare certe scelte e responsabilità”, “se miglioro gli altri mi daranno meno attenzioni e presenza”, ecc). Questo non sempre è evidente subito, ma andrebbe sempre preso in considerazione in tutte le forme di depressione “resistente”. Ostinarsi infatti a focalizzarsi sul “malato” come singolo e non prendere invece in considerazione un’ottica più allargata al sistema-famiglia suggerendo magari un cambio di rotta con coinvolgimento allargato ai familiari nel percorso terapeutico (magari chiedendo la collaborazione di un collega più esperto in tali dinamiche), può essere un errore che contribuisce al mantenimento della “resistenza” alla cura depressione resistente Modena.
CURA DEPRESSIONE RESISTENTE MODENA. Cura della depressione resistente
Com’è intuitivo da quanto detto sopra, quando ci si trova davanti a un caso di depressione cosiddetta resistente occorre accogliere la persona sofferente in cura depressione resistente Modena con un rispetto e una delicatezza in un certo senso anche maggiori di quelle richieste abitualmente, e con molta pazienza ricostruire le informazioni delle cure finora effettuate, senza fermarsi nel prendere alla lettera le affermazioni del paziente tipo “ho provato tutto e non mi fa niente”. Valutare la durata della cura depressione resistente Modena, i farmaci utilizzati, i dosaggi, le associazioni, gli effetti collaterali, leforme e i modi di psicoterapia effettuate, il sistema relazionale di vita del paziente, l’atteggiamento dei familiari, ecc., diventa fondamentale per potere gradualmente farsi una idea più precisa di perché e come la cosiddetta depressione resistente è invece l’ennesimo caso di depressione curata male.
E’ fondamentale inoltre mantenere e trasmettere a paziente e familiari in cura depressione resistente Modena l’appassionata convinzione che è possibile realisticamente lavorare insieme per potere arrivare a stare meglio anche se finora i risultati ottenuti non incoraggerebbero ad essere ottimisti. Nella mia esperienza ho osservato che, se si prendono con pazienza in considerazione tutti i punti su esposti, quindi con una completa rivalutazione della situazione e con un corretto utilizzo di farmacoterapia e psicoterapia per la cura depressione resistente Modena, anche le depressioni resistenti possono rispondere positivamente alle cure come le forme cosiddette “non resistenti”. E’ però fondamentale, soprattutto nella prima fase, lavorare con molta pazienza con quell’atteggiamento particolarmente accogliente, fiducioso, caldo e supportivo verso il paziente in cura depressione resistente Modena per ricostruire quella fiducia nelle possibilità di migliorare che l’esperienza finora vissuta da paziente e familiari hanno da tempo messo in crisi. Se si riesce a fare questo si può dire che metà del lavoro è fatto, e che si è creata un’ottima base per realizzare l’altra metà della cura depressione resistente Modena.